Gocce di storia...
L’industria lattiero-casearia D’Aniello principia nei primordi del secolo ventesimo in Sant’Antonio Abate di Lettere.
Giuseppe, casaro capostipite, giovane di grande talento e ricco di risorse, impianta un rudimentale laboratorio per la trasformazione del latte profumato e nutriente delle mucche paesane.
L’attività lavorativa procede con lena nella produzione di fior di latte, caciocavalli e provolone stagionato, ma presto è interrotta dalle vicende della prima guerra mondiale.
Giorni funesti si abbattono sull’Italia e Giuseppe è chiamato alle armi e combatte in nome della Patria sulle aride rocce del Carso e lungo le sponde del Piave.
A guerra ultimata Giuseppe ritorna al paese natio e riprende con tenacia l’antico mestiere. Sposa una giovinetta di Tramonti, Di Lieto Bonaventura, dalla quale apprende procedimenti di lavorazione accurati e rifiniti, ma sempre in linea con metodi assolutamente tradizionali.
L’arte della caseificazione nella variopinta filiera lattiero-casearia continua con il figlio Alfonso e signora donna Maddalena Padovano con sempre maggiore esperienza e ampliando la produzione di latticini freschi e nutrienti.
La tradizione, ormai secolare, seguita ora in Giuseppe, nipote del progenitore, sempre adottando i dettami tramandati gelosamente di padre in figlio, tutti attenti a difendere il nome ed il marchio familiare acquisito con sacrificio ed a custodire l’estesa sfera dei clienti affezionati, ma esigenti.
La lavorazione del latte viene effettuata oggi in impianti, attrezzature e tecnologie moderne in linea con le disposizioni vigenti, ma nel rispetto di tradizioni e protocolli consolidati.